
Leonardo, piano di azionariato diffuso rivolto ai dipendenti
Il colosso della Difesa lancia un piano di partecipazione azionaria volontaria. I lavoratori del gruppo avranno un’azione gratuita ogni tre acquistate
Leonardo si prepara a lanciare un piano di azionariato diffuso, per consentire ai dipendenti di acquistare azioni del gruppo a condizioni agevolate, beneficiando anche di vantaggi fiscali. Il colosso italiano della difesa, guidato da Roberto Cingolani, ha anche messo in pista un programma di incremento del personale che prevede 6-7mila nuove assunzioni da qui al 2028. Il cda dell’azienda sottoporrà il piano di azionariato diffuso, battezzato Wibe (We believe in Leonardo), all’assemblea dei soci il prossimo 26 maggio, per l’approvazione.
«Abbiamo presentato al mercato – afferma Antonio Liotti, chief people & organisation officer di Leonardo – un aggiornamento sfidante del nostro ambizioso piano industriale, al centro del quale ci sono le persone di Leonardo, chiamate a dare un contributo determinante per il raggiungimento degli obiettivi; e alle quali vogliamo, attraverso Wibe, offrire l’opportunità di partecipare attivamente e trarre benefici diretti dalla creazione di valore che è insita nelle nostre sfide».
Partecipazione volontaria fino a 2mila euro
La partecipazione è volontaria, con un investimento minimo di 200 euro e massimo di 2mila. A chi aderirà, Leonardo assegnerà un’azione (che attualmente vale intorno ai 48 euro) gratuita ogni tre acquistate e quattro gratuite ulteriori alla prima partecipazione. Le azioni dovranno essere detenute per tre anni, anche al fine – spiega Liotti – di godere di alcuni benefici fiscali per le azioni assegnate gratuitamente. Chi sceglierà di partecipare avrà, inoltre, diritto agli eventuali dividendi annuali. I costi relativi all’operatività saranno sostenuti da Leonardo, che aprirà un conto titoli in nome e per conto del dipendente, presso un operatore finanziario.
«Wibe – sottolinea Liotti – prevede tre cicli di assegnazione (2025, 2026, 2027, Ndr). Si tratta, insomma, di un investimento a lungo termine di Leonardo per i nostri dipendenti, che saranno ancor più incentivati e responsabilizzati a raggiungere i target previsti dal piano industriale, perché questo si tradurrà anche in un ritorno positivo sull’investimento sostenuto».
Al piano potranno aderire tutti i titolari di un rapporto di lavoro subordinato, a tempo indeterminato, con Leonardo e le sue controllate italiane. Per garantire una maggiore flessibilità, ciascun dipendente in Italia, ogni anno, potrà scegliere se aderire mediante conversione del premio di risultato/target bonus in welfare, da destinare in tutto o in parte all’acquisto di azioni (con il beneficio ulteriore della fiscalità agevolata per il welfare), oppure chiedere la trattenuta sul cedolino.
Il piano riguarda anche le sedi estere
Ma, aggiunge Liotti, «Wibe è anche un progetto che supporta l’internazionalizzazione di Leonardo». Perciò i dipendenti di tutte le altre principali nazioni in cui opera il gruppo, cioè Uk, Polonia e Usa, «già dal 2025 potranno accedere al piano, che avrà solo piccole modifiche legate alle normative vigenti nei diversi Paesi. Il tutto sarà veicolato attraverso una campagna di comunicazione interna su più livelli e più canali e vedrà, nella fase di lancio, il coinvolgimento diretto del nostro ad». I dipendenti avranno anche a disposizione un simulatore per effettuare scelte di investimento consapevoli, grazie al quale sarà loro possibile valutare preventivamente i potenziali ritorni nei diversi scenari di mercato.
«Wibe – continua Liotti – ha l’obiettivo di incrementare la fidelizzazione delle nostre persone, che diventeranno anche azionisti; ciò rafforzerà il senso di appartenenza all’azienda, attraverso la piena consapevolezza della partecipazione alla crescita del valore aziendale».
Previste 6-7mila assunzioni da qui al 2028
Il piano d’azionariato diffuso, prosegue Liotti, «s’inserisce, peraltro, nel più ampio ecosistema di welfare aziendale; un modello che si declina in servizi concreti: supporto alla genitorialità, iniziative di wellbeing fisico e psicologico, soluzioni per la mobilità sostenibile e una rete di servizi locali costruiti con e per le persone. Oltre a influenzare l’incremento delle performance aziendali, il benessere dei dipendenti è ormai una leva sempre più importante ai fini dell’attraction dei talenti». E l’organico di Leonardo negli ultimi due anni, evidenzia Liotti, «è cresciuto di circa tremila persone e il gruppo ha in programma di assumerne altre 6-7mila, fino al 2028. Del resto l’azienda offre stipendi, in media, del 20% superiori a quella nazionale, anche per i livelli di impiego meno remunerativi».
Il gruppo intende attrarre talenti nelle discipline Stem e in competenze chiave del futuro, come le tecnologie quantistiche, il digital twin, l’high performing computing e l’intelligenza artificiale. «Specifici piani di reclutamento – conclude Liotti – saranno finalizzati a sostenere la crescita del settore spazio, a sviluppare il programma Gcap (Global combat air) e a rafforzare il team di specialisti in ambito cyber security».